Donne e soldati è stato un esempio di produzione “decentralizzata”, lontana da Roma, cosa che per la maggior parte del cinema italiano è riuscita a realizzare pienamente solo a partire dagli anni Novanta. . Per molti versi il film, picaresco e antieroico, era troppo in anticipo sui tempi, ed è spesso considerato il precursore di L’armata brancaleone di Monicelli. Questa volta è Ferreri a prendere le redini della produzione della sfortunata impresa (i due registi non faranno mai più un film); tuttavia Donne e soldati, oltre a segnare l'allontanamento di Ferreri dal cinema italiano per alcuni anni, appare oggi presentare elementi terreni e carnevaleschi che influenzeranno successivamente alcuni aspetti della visione del regista milanese.
