L'inglese Roland Joffe, al suo debutto alla regia di un lungometraggio, firma questa cruda e toccante rievocazione dei giorni tragici e folli che vissero le popolazioni della Cambogia dopo l'evacuazione americana del 1975. Tratto dal best-seller del giornalista del "New York Times" Sidney Schenberg (Waterston), corrispondente da Phnom Penh in quel periodo, il film narra le atroci peripezie dell'interprete di questi, Dith Pran (Ngor), catturato dai Khmer giunti al potere, e sottoposto a "rieducazione" in un campo di lavoro. Vincitore di tre premi Oscar: a Haing S. Ngor (migliore attore non protagonista), alla fotografia e al montaggio.
